SHYLOCK "Walking Tall" (AOR Heaven) voto: 70/100
Per chi ascolta: Hard Rock Europeo venato di modern rock
Sesto
studio album per la band tedesca da sempre capitanata dal cantante
Matthias Schenk, unico sopravvissuto della ciurma che nel 1999 esordì
con l'insipido album "Shylock", ma che col tempo seppe costruire
un'apprezzabile crescita artistica che ora pare conoscere una (spero per
loro solo momentanea) pausa.
Il loro hard rock melodico di stampo
europeo resta ben impresso nella matrice compositiva del quartetto e su
questo gli Shylock innalzano strutture molto più affini al modern rock
con puntate
nel pop-rock adolescenziale ("Take It Too Far" ed "Anything"
ne sono due lampanti esempi), senza nel complesso riuscire ad
emozionare più di tanto l'ascoltatore. Forse l'intensa attività live al
fianco di Bonfire, Gotthard, Adler’s Appetite, Roger Chapman, Shakra,
Right Said Fred, U.D.O. e Primal Fear girando per Germania, Spagna e
Svizzera ha lasciato qualche scoria nel motore creativo o è stata
propria una deliberata scelta della band di approcciare una più ampia
platea di potenziali fans, rendendo più attuale il proprio sound.
Fra
le migliori canzoni vanno segnalate la scattante titletrack posta
proprio all'inizio del cd e la seguente "Rock DNA" che mantengono vive
il sound hard rock paneuropeo con quella punta di diversificazione
modern che in questo caso non guasta assolutamente. Per il resto non vi è
molto a questo livello e con la scialba, strasentita prima "Right Now
Or Never" gli Shylock non raggiungono la sufficienza. Tutto il resto
scorre su livelli mediocri senza troppi meriti nè demeriti.
In Italia non so quanto la proposta inciderà, temo (per loro) ancor meno delle precedenti uscite discografiche.
ABe
Massima allerta: Walking Tall, Rock DNA, Take It Too Far
Pelo nell'uovo: sufficienza raggiunta, ma potevano lavorare meglio
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