VADUZ "Better Days" (Autoprodotto) voto: 80/100Per chi ascolta: Hard Rock Melodico anni ottanta
Ogni tanto capita di imbattersi in un qualcosa di assolutamente inaspettato che ti dà un gran piacere ascoltare e ascoltare e poi parlarne al maggior numero di persone possibile... e questo mi è capitato coi Vaduz provenienti dallo stato americano dello Iowa. La loro travagliata storia li vede nascere nel 1987, sciogliersi nel 1993, riformarsi nel 2010 ed iniziare le registrazioni di "Better Days" sul finire del 2011 dopo aver raccolto sufficienti fondi tramite il sito kickstarter.
Bene, ma il resto? Ok, allora proprio per la sua natura di produzione indipendente con le relative difficoltà
distributive, mi sono accorto solo poco tempo fa di questo cd pubblicato nel corso dello scorso 2012 ed è stata una gran goduria assaporarsi l'AOR/Melodic Rock anni ottanta eseguito da Brian Wade (vc), Jimmy Krio (bv), Matt Finn (bt) e Ringo Lee (ch), un quartetto che sa comporre e proporre canzoni accattivanti col giusto mix di energia, grinta e orecchiabilità.
L'opener "Workin' Band" è un chiaro esempio di ciò che ho appena scritto, un buon brano che suona come i Night Ranger con Jon Bon Jovi alla voce, e la stessa atmosfera anni ottanta è avvertibile nella seguente "I Saw The Light Today", dove i Ratt e gli Autograph si uniscono ai Winger.
"Better Days" rallenta il passo ed entusiasma davvero solo nel refrain, quindi ecco la prima semi-ballad del cd, "Thy Kingdom Come", carina e semplice nel suo svolgimento, che ci offre una salutare pausa prima del tipico hard rock melodico americano "Hey Yeah", brano solare e positivo non lontano dai Great White e impreziosito dalla slide guitar di Jeff Nelson. "Enemy" non ha riscosso le mie simpatie, una sperimentazione che ci sta, ma secondo me da non ripetere in futuro; "Faces In The Storm" è un lento dal sapore più drammatico che cede la scena al cadenzato hard blues "Lowdown Blues", cui un turgido Hammond conferisce maggiore spessore; le ultime note spettano alla power ballad "On My Way", buona senza particolari ulteriori meriti.
La prima parte del cd è quella che mi è piaciuta particolarmente e che invito tutti voi ad andare a scoprire. Chissà che una qualche label non li noti e, partendo da un già buon prodotto, non riesca a farli crescere e realizzare così un eccellente album di hard rock melodico... a volte....
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ABe
Massima allerta: le rime tre canzoni
Pelo nell'uovo: manca ancora una costanza nel songwriting... verrà
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