LOVE UNDER COVER "Set The Night On Fire" (Escape Music / Frontiers)
voto: 60/100
Per chi ascolta: Scandi Hard Rock Melodico con intrusioni heavy
Oggi vi presento un vecchio/nuovo progetto scandinavo: vecchio in quanto le sue radici risalgono al 1982 quando Mikael Erlandsson e Mikael Carlsson militavano nella band di southern rock RAIN insieme a Benght Lundh; intraprese differenti carriere musicali (Erlandsson ha cantato per Heartbreak Radio, Salute, Sayit, Shining Line, Radioactive,
Northern Light e Last Autumn's Dream), Carlsson è rimasto nell'area semi-professionistica e nel 1992 ha dato vita alla prima versione dei LUC insieme al cantante Daniel Boscovic col quale preparò una trentina di brani nei cinque anni di sodalizio a tre lustri dai quali i LUC tornano a vivere insieme a Erlandsson e sfornano il progetto che avevano sempre voluto fare, a cavallo fra hard rock melodico e sonorità di matrice più tipicamente prog metal.
Aiutati da Martin Kronlund (ch - Gypsy Rose), Ged Ryland (tast - Hugo, Ten) e Perra Johnson (bt - Coldspell), oltre ad alcuni interventi di Tor Erik Myhre (Jorn), la band esce con "STNOF" costituito da undici tracce graziate da una produzione potente e cristallina, capace di far esaltare gli arrangiamenti e le esecuzioni dei musicisti, col solo cantante sotto tono rispetto alle sue prove coi Last Autumn's Dream.
Lo start è dato dallo scattante e vigoroso AOR tipicamente scandinavo "My Best Friend" un pò alla Treat, seguita dalle sonorità più heavy di "Angels Will Cry" che ci traghettano alla più umorale e melodica "Too Good To Be Good", sorta di Simple Minds in chiave melodic hard rock, ma "Hero"torna a farci respirare arie fra l'heavy metal sinfonico e l'hard rock più tradizionale, ospitando anche un buon intervento di Katarina Hager.
Potete saltare tranquillamente l'inconcludente ed imbarazzante cover in chiave power rock di "Flash In The Night" (hit anni ottanta della pop band Secret Service), con la titletrack che tenta di risollevare le sorti qualitative senza comunque partorire qualcosa di interessante, cosa che invece riesce meglio all'epica e sinfonica "Who Needs Love", melodic metal con un buon refrain, e alla più aoreggiante "Crazy For You", pur senza ritoccare i bei momenti offerti dalla prima parte del cd.
"Crime In The Line" rievoca stancamente il class-metal cromato americano di fine anni ottanta nonostante l'energia profusa, "Through The Storm" coniuga Ten e Dare del periodo più 'celtico' restando piuttosto distante dai modelli di riferimento, la mediocre ballad "A Nice Day" chiude con le sue mielose melodie una prova a due facce, dove solo la prima ha una sua ragione di esistere, mentre la seconda (e numericamente più corposa) fa capire come mai questo progetto sia stato snobbato a lungo dalle labels.
Ascoltatevi le previews su amazon/iTunes/altro-negozio-online e, se proprio volete spendere dei soldi, investiteli sulle prime quattro canzoni lasciando perdere il resto. Altrimenti passate direttamente ad un'altra release. (ABe)
Massima allerta: "My Best Friend", "Angels Will Cry", "Too Good To Be True", "Hero"
Colpo di sonno: più che altro noia o irritazione nella maggior parte delle altre sette canzoni
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