SIDEBURN "Electrify" (AOR Heaven) voto: 65/100Per Chi Ascolta: Ac/Dc, Rose Tattoo, Angel City, Krokus
Sesto album per gli svizzeri Sideburn che vedono fra le loro fila tre nuovi membri (Lawrence Lina e Mike Riffart alle chitarre, l'australiano Nick Thornton al basso), ma ben poche differenze stilistiche rispetto alle precedenti prove discografiche, un semplice e diretto hard rock con tante influenze blues che non può che rimandare a Ac/Dc, Krokus, Angel City e Rose Tattoo.
Il quintetto non difetta in grinta, voglia di suonare, giusta dose di volgarità e ruvidezza per non sembrare innocenti scolaretti appena usciti dal seminario, garantendo divertimento e carica di energia per affrontare con piglio più deciso le difficoltà giornaliere.
Il songwriting è, però, sin troppo derivativo e, almeno a mio personalissimo parere, difetta di quella brillantezza che segna la differenza fra un brillante artigiano ed un onesto e volitivo lavorante (pari dignità ad entrambi, sia chiaro).
Non mancano momenti piacevoli come l'opener "Bite The Bullet" (sin troppo simile a "Problem Child" nel refrain), il vizioso hard rock/funky della notturna "Never Got Down" o una "Frontline" che concentra al proprio interno tante diverse sfacettature degli Ac/Dc.
Da notare che la versione in cd propone tre bonus tracks di cui due live ("Lazy Daisy" e "Never Kill The Chicken") e una in studio (una divertente "Rockstar", sorta di Quireboys in chiave hard rock composta appositamente per una manifestazione Adidas nel 2012). Inoltre, la produzione è affidata anche in questo caso a Beau Hill che garantisce un suono diretto, abrasivo e professionale.
Spero per loro di sbagliarmi, ma temo che neanche questo "Electrify" darà ai Sideburn quel successo che da tanti anni stanno inseguendo con ammirevole tenacia.
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ABe
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