THUNDER TRIBE "War Chant" (Nightmare Records) voto: 90/100
Per Chi Ascolta: Heavy Metal Americano con diversi innesti
Il cantante Michael Duncan è un musicista impegnato poichè già vocalist dei Pownd, è stato impiegato dagli Shatter Messiah nel loro recente "Hail The New Cross" ed ora, insieme ai chitarristi Ronnie Duncan e Rick Sargent degli stessi Pownd, oltre alla sezione ritmica ben presidiata da Tom Dawson (bs) e Chad Osborne (bt), ha messo su i Thunder Tribe che debuttano per la Nightmare Records.
L'heavy metal possente e tradizionale della band americana tiene subito fede al titolo dell'album sin da "More Wicked Than Not", vero e proprio metal da combattimento, rutilante e tambureggiante, con inaspettati passaggi derivati dal prog rock anni settanta sottolineati dalla precisa coordinazione basso/batteria ed arricchito da lunghi e spettacolari assoli di chitarra. I sei minuti di "Part Of The Black" mettono in mostra la capacità della band di rendere in musica i propri stati d'animo, alternando momenti più cadenzati e lineari ad altri più ritmati e ricercati, con cascate di metallo fuso pronte ad essere eruttate dagli instancabili Ronnie e Rick, mentre Michael sfodera varie sfumature della propria virile voce.
ONLY FROM ITALIAN INTO ENGLISH. please
giovedì 14 novembre 2013
mercoledì 13 novembre 2013
MAD MAX - Interceptor (2013)
Per Chi Ascolta: Mad Max, Scorpions,
Dokken, Hard Rock europeo
Anche per i Mad Max l'anno 2013 celebra
il trentennale di attività discografica, tanti gli anni trascorsi da
quel "Rollin' Thunder" che vedeva nella line-up solo due
quinti della formazione originale, ovvero il chitarrista Jürgen
Breforth ed il cantante Michael Voss (Casanova, Biss, Demon Drive,
Silver, Voice Of Rock, etc), affiancati da Roland Bergmann (bs - nei
Mad Max dal 1985) e Axel Kruse (bt - già su "Another Night Of
Passion" del 2012).
Dieci le canzoni che rientrano nel
canonico hard rock germanico anni ottanta, sorretti da un potente
suono e da un songwriting che non sempre colpisce al primo ascolto e
necessita di qualche ascolto in più.
Il tempo medio "Save Me" ha
il tipico flavour strumentale degli Scorpions (fra "Blackout"
e "Love At First Sting") ammantato dal melodico cantato di
Voss, ma si perde in un refrain non particolarmente brillante, ed
neppure la seguente "Godzilla", pur se più veloce e
corposa, riesce a convincere appieno sembrando un collage di discreti
riffs senza un qualche filo logico che li leghi fra loro. "Sons
Of Anarchy" dà il meglio di sè nella strofa che sa molto di
Dokken mentre ancora una volta manca un ritornello adeguato e capace
di trascinare l'intera canzone. Forti echi di Def Leppard emergono
nella orecchiabile "Rock All Your Life", simpatica e
ruffiana nei suoi stereotipi alla Elliot e soci.
martedì 12 novembre 2013
VENGEANCE - Piece Of Cake (2013)
Per Chi Ascolta: Bonfire, Accept, Fair
Warning, Pretty Maids, UDO, VENGEANCE
Gli olandesi Vengeance sono annoverati
fra i veterani dell'hard rock/heavy metal europeo, essendo in
circolazione dal 1984 e avendo da allora pubblicato undici albums, i
primi quattro dei quali (sino all'ottimo "Arabia" del 1989)
con Arjen Lucassen alla chitarra. A dispetto della caparbietà,
questa band non è mai riuscita ad ottenere l'attenzione ed i
riconoscimenti meritati, ma questo "POC" potrebbe dopo
tanti anni ribaltare le sorti, grazie anche all'innesto del
ventunenne chitarrista Timo Somers, figlio di Jan (membro della band)
scomparso per un infarto nel 2011, che conferisce al tradizionale
suono dei Vengeance una ventata di sana contemporaneità, oltre a
dimostrarsi un bravissimo esecutore.
Il disco parte subito a razzo con
"World Arena", puro heavy metal europeo sublimato dalla
ruvida ed aspra ugola dell'originale singer Leon Goewie che domina un
brano monolitico e trascinante, caratterizzato da un refrain
anthemico. "Tears From The Moon" rallenta il passo e
discrete tastiere conferiscono profondità ad un brano dai toni
drammatici di qualità ben superiore alla miriade di canzoni
assimilabili nella stessa categoria, un momento che mi ha ricordato i
Lion di Kal Swan nel loro momento migliore. "Raintime"
accelera nuovamente il ritmo ed offre godibilissimi frammenti heavy
rock melodico su un impianto sonoro distruttivo che mostra il fianco
per uno strabordante assolo di Timo, mentre "Sandman" è un
malvagio mid-tempo che evoca la magia dei primi Dio con uno screamer
over-the-top quale si dimostra Leon e l'ennesimo assolo devastante di
chitarra, ma tutto sommato non è fra i momenti migliori.
lunedì 11 novembre 2013
LITA FORD - The Bitch Is Back...Live (2013)
Per Chi Ascolta: Lita Ford, Hard Rock
Utilizzando il titolo di un brano di
Elton John, Lita Ford, al secolo Carmelita Rossanna Ford, pubblica lo
show registrato al Canyon Club di Agoura Hills (California) il 5
ottobre 2012 nel corso del Living Like A Runaway World Tour
organizzato per promuovere il suo buon rientro sulle scene con
l'album "Living Like A Runaway", album che riabilitava la
bionda performer dopo il deludente e inconcludente "Wicked
Wonderland" (2009), nessun estratto dal quale è qua riprodotto.
L'atmosfera live è stata catturata
efficacemente nelle dodici canzoni presenti nel cd che, con la sua
ora scarsa di durata, rappresenta evidentemente un estratto della
serata e chissà che non si possa presto godere anche della versione
video/DVD dell'intero concerto (sempre che sia stato registrato). Gli
strumenti e le voci si distinguono, la batteria ha un tipico suono da
palco, quindi... partiamo subito!
martedì 5 novembre 2013
STARSHIP - Loveless Fascination (2013)
Per Chi Ascolta: AOR
Nati nel 1974 come Jefferson Starship
dallo scioglimento dei Jefferson Airplane e dal 1985 noti
semplicemente col nome attuale, gli americani Starship rappresentano
uno delle più note realtà del panorama AOR degli anni ottanta con
noti hit singles come "We Built This City", "Jane",
"Nothing's Gonna Stop Us Now" e "Sara", e milioni
di copie dei loro albums venduti in tutto il mondo. Dopo "Love
Among The Cannibals" (1989) la band si è sciolta e solo
quest'anno torna in pista annoverando fra le fila il bravissimo
cantante Mickey Thomas il quale, con l'assistenza di Jeff Pilson
(Dokken, Foreigner), ha preparato dieci canzoni che rendono
imperdibile il ritorno sulle scene degli Starship.
Insieme a John Roth (ch), Jeff Adams
(bs), Darrell Verduso (bt), Stephanie Calvert (vc) e Phil Bennett
(tast), Mickey riesce a far suonare classico eppur attuale il suono
che ha portato così in alto nelle classifiche il nome della band e
basta far partire il cd con "It's Not The Same As Love" per
accogersi della determinazione della band, un brano deciso, dal ritmo
secco e abbondante di melodie, e qua Pilson potrebbe aver giocato un
ruolo fondamentale nel fornire un'atmosfera simil-Foreigner sulle
quali aleggia il trademark degli Starship. "How Do You Sleep"
e "Loveless Fascination" attualizzano il radiofonico AOR
anni ottanta e poichè la classe non è acqua, si sente la mano
esperta degli autori e degli esecutori in questi due episodi di buon
livello melodico. Il lento romantico "What Did I Ever Do" e
"Where Did We Go Wrong?" profumano di romanticismo anni '80
e, stranamente, la prima anche un pò degli Aerosmith più
sdolcinati, mentre "Technicolour Black And White" è un
rocker deciso e fiero con ammiccamenti blues ai Bad Company del
periodo "Holy Water", una gran bella canzone rinfrancante!
"You Never Know" e "You
Deny Me" si muovono agili e aggraziate fra AOR e rock, leggere e
frizzanti come devono suonare quei motivi il cui principale motivo di
esistere è quello di intrattenere con grazia e classe. "Nothin'
Can Keep Me From You" vede Mickey duettare con Stephanie, un
romantico ed appassionato appello all'amore fra due persone che vi
consiglio di tenere a portata d'uso nei vostri frangenti più intimi.
Peccato che sia la piccola Loud &
Proud a tenere a battesimo questo disco che merita ben altra
esposizione e riscontri, ma chissà che il pubblico non torni ad
innamorarsi degli Starship e la prossima mossa venga patrocinata da
una major. Voi, intanto, fateci più di un pensierino.
ABe
Massima Allerta: It's Not The Same As
Love, Technicolour Black And White, Nothin' Can Keep Me From You
Pelo Nell'Uovo: i brani più
rockeggianti sono in minoranza rispetto a quelli più delicati e
lenti
AYREON - The Theory Of Everything (2013)
Per Chi Ascolta: Ayreon
Chi pensava che con "01011001"
la storia degli Ayeron fosse giunta alla sua conclusione si deve
ricredere ed ecco il poliedrico Lucassen alle prese con un nuovo
capitolo basato su una storia umana inserita in un contesto
scientifico. Il cast di cantanti questa volta è formato da sette
interpreti, ciascuno dei quali ha il suo ruolo nella storia e sono JB
(Grand Magus) come l'Insegnante, Christina Scabbia (Lacuna Coil) è
la Madre, Michael Mills (Toehider) il Padre, Tommy Karevik (Kamelot)
il Prodigio, Marco Hietala (Nightwish) il Rivale, John Wetton (Asia,
King Crimson) lo Psichiatra e Sara Squadrani (Ancient Bards) la
Ragazza. Fra i musicisti coinvolti figurano Arjen Anthony Lucassen
(tutti gli strumenti, voce), Ben Mathot (violino), Ed Warby (bt), tre
meravigliosi tastieristi quali Keith Emerson, Rick Wakeman e Jordan
Rudess, Steve Hackett alla chitarra.
LESLIE WEST - Still Climbing (2013)
Per Chi Ascolta: Leslie West, Mountain,
Hard Rock, Blues
Quanti di voi erano già nati quando
Leslie West nel 1969 partecipava coi Mountain al festival di
Woodstock? Oggi, a 68 anni e dopo una carriera con band e da solo,
dopo aver subito l'amputazione d'urgenza della gamba destra causa
diabete, Leslie urla al mondo di non aver ancora voglia di ritirarsi
dalle scene e ci delizia con dodici canzoni marchiate a fuoco dalla
sua chitarra e dal suo ruvido ed indomito timbro vocale.
"Dyin' Since The Day I Was Born"
è una partenza bruciante con un testo cinico quanto impossibile da
contraddire, e West lascia che la sua chitarra erutti un massiccio
hard rock blues che trascina come una mandria di bufali, lasciando
spazio all'ospite Mark Tremonti (ch - Alter Bridge), seguendo un
modello già utilizzato per il precedente "Unusual Suspects"
pubblicato pochi giorni prima l'intervento chirurgico. "Busted,
Disgusted Or Dead" è un torrido blues sul quale possiamo udire
anche la chitarra di Johnny Winter per una collaborazione
entusiasmante e bollente.
KINGDRAGON - Hide The Sun (2013)
KINGDRAGON "Hide The Sun" (Retrospect Records) voto: 75/100
Per Chi Ascolta: Hard Rock melodico
Attivi nella scena rock greca sin dal 2006, i Kingdragon nacquero su iniziativa del cantante/tastierista George Aspiotis (Spitfire, Nightfall, Raw Silk) e possono vantarsi di aver aperto concerti di bands del calibro di House Of Lords, Gotthard e Firehouse, oltre a "Fire In The Sky", un ep di quattro brani registrato e pubblicato nel 2008. Lo scorso giugno il quartetto ha firmato per la Retrospect Records ed oggi esordisce col suo primo full-lenght album di dodici canzoni registrate sia in analogico (per la versione in vinile) che in digitale ed esibisce il proprio hard rock melodico che si rifà nei toni e nelle melodie ai grandi gruppi degli anni ottanta uscendone piuttosto bene.
Per Chi Ascolta: Hard Rock melodico
Attivi nella scena rock greca sin dal 2006, i Kingdragon nacquero su iniziativa del cantante/tastierista George Aspiotis (Spitfire, Nightfall, Raw Silk) e possono vantarsi di aver aperto concerti di bands del calibro di House Of Lords, Gotthard e Firehouse, oltre a "Fire In The Sky", un ep di quattro brani registrato e pubblicato nel 2008. Lo scorso giugno il quartetto ha firmato per la Retrospect Records ed oggi esordisce col suo primo full-lenght album di dodici canzoni registrate sia in analogico (per la versione in vinile) che in digitale ed esibisce il proprio hard rock melodico che si rifà nei toni e nelle melodie ai grandi gruppi degli anni ottanta uscendone piuttosto bene.
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