Per Chi Ascolta: Power Metal
Sebbene siano giunti al terzo album,
non si può dire che gli svedesi Vindictiv abbiano scosso il panorama
musicale con le precedenti prove discografiche. Formati dal virtuoso
chitarrista Stefan Lindholm (ex Raven Lord, Firecracker), la band ha
esordito con un omonimo album nel 2008 seguito l'anno successivo da
"Ground Zero" con l'apporto vocale dell'esperto Goran
Edman. Quattro anni dopo Stefan torna con una band parzialmente
rinnovata nelle figure di Henrik Hedman (bt - Last Kingdom) e Marco
Sandron (vc - Pathosray, Eden's Curse, Fairyland) che si aggiungono
ai veterani Pontus Larsson (tast) e Nalle Påhlsson (bs - Therion,
Treat, Zan Clan, Alfonzetti, Last Autumn's Dream).
Anche lo stile ha
parzialmente perso le atmosfere prog metal a favore di un feroce
power metal caratterizzato da ritmi medio-alti, grande potenza
esecutiva e perizia tecnica dei singoli strumentisti, abbondanti
cascate di assoli chitarristici, un'eccellente prova vocale del
nostroMarco che non teme il confronto con
l'illustre predecessore.
Quello che sento mancare a "COI"
è il calore nei brani che viaggiano su coordinate fra l'US Metal e
ambientazioni più tipiche della scuola germanica. Anche lo standard
compositivo è piuttosto livellato e avrei gradito una maggiore
varietà di temi perchè se ti distrai un pochino, sembra che Sandron
canti sempre nella stessa tonalità e melodie non così diverse fra
loro.
Come i suoi predecessori, anche "Cage
Of Infinity" temo che resterà relegato alla piccola cerchia dei
collezionisti ed ai fans più accaniti del power metal dai tratti più
maturi e melodici proprio a causa della sua debole personalità che
contrasta con la bella prova esecutiva e con la buonissima
produzione.
ABe
Cosa funziona: l'abilità strumentale e
la produzione
Cosa manca: personalità e calore in
primis
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