Per chi ascolta: Hard Rock Melodico con
tracce glam
Attivi sin dalla fine degli anni
ottanta, gli svedesi Bai Bang hanno in questi hanno girato il mondo
esibendosi in Europa, USA, Canada e Giappone da soli o in compagnia
di LA Guns, Thin Lizzy, Wishbone Ash, Ratt, Dio, Mötley Crüe,
Pretty Maids, Saxon, Axel Rudi Pell, oltre ad aver suonato nei famosi
locali losangelini Whisky A Gogo e Cat Club e in festivals come
Sweden Rock, Wacken e Rocklahoma.
Quest'anno i BB si presentano nella con
in formazione Diddi Kastenholt (vc), Pelle Eliaz (ch), Joacim Sandin
(bs), Jens Lundgren (ch) e Johnny Benson (bt), uniti e concentrati a
suonare il loro positivo hard rock melodico che solo in parte
mantiene quella carica sleaze/glam che ne aveva contraddistinto gli
esordi e per l'ottavo album "All Around The World" si sono
affidati al produttore Pontus Assarsson e a Martin Kronlund per la
masterizzazione.
Dieci le canzoni presentate che si
mantengono nel buon solco della band tornata nel 2009 sul mercato
discografico dopo una pausa di nove anni, ma con testi che sono per
lo più nel reame del 'let's party, let's rock' con variazioni di
amori perduti nelle ballate.
La partenza con "Everybody
Everywhere" è vigorosa e divertente, col refrain preso a
prestito da Def Leppard e primi Crashdiet, mentre la seguente "Gonna
Make It" ha una strofa quasi minacciosa, ma si apre ad un
refrain solare ed altamente orecchiabile. "Crazy" rallenta
il ritmo e suona molto come una versione più semplice dei Def
Leppard e "Bai Bang" è una sorta di party-anthem simpatica
che strappa più di un sorriso oltre ad invitare a muoversi al suo
ritmo.
La scaletta impone una pausa romantica
che arriva con la power-ballad "How About Now", brano che
avrebbe spopolato le radio rock di un venticinque anni fa e che
ancora oggi non dispiace ascoltare, mentre qualche dubbio sorge con
"Raise Your Hands" che i fans della band accosteranno a
"Tonight" (dal precedente album "Livin' My Dream")
della quale è quasi una fotocopia, e "Now You're Gone",
pericolosamente simile a "Women" dei Def Leppard.
Se "Summertime" voleva essere
un inno per l'estate, l'intento è solo parzialmente perseguito
perchè sarebbe servita maggior ritmo e vivacità, doti che non
mancano alla titletrack che sa molto di The Poodles e che poteva
chiudere tranquillamente il cd invece di sottoporci all'inutile "Get
It On" dagli schemi triti e ritriti che danno l'impressione di
essere stata assemblata in tre minuti perchè si doveva in qualche
maniera riempire il dischetto.
Spero che al prossimo appuntamento i
Bai Bang si ripresentino almeno con qualche piccola novità perchè
dopo un pò i fans si stufano di ascoltare le solite melodie. Se,
invece, non avete mai ascoltato il quintetto svedese allora il
discorso cambia in quanto per un novizio si tratterà di un buon
album di hard rock melodico dalle atmosfere positive e solide
eseguite da solidi musicisti e da un cantante pieno di entusiasmo.
ABe
Massima allerta: Everybody Everywhere,
All Around The World, crazy
Pelo nell'uovo: l'inutile Get It On e
Summertime, flop estivo privo di mordente
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