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giovedì 21 marzo 2013

N.O.W. - Bohemian Kingdom (2013)

N.O.W. "Bohemian Kingdom" (Escape Music) voto: 80/100

Per chi ascolta: Hard Rock melodico senza confini territoriali

Il compositore e musicista brasiliano Alec Mendonça torna con la seconda prova del suo progetto N.O.W. aggiungendo il chitarrista Juno Moraes ed il batterista Diogo Macedo a Jean Barros (tast) e a Philip Bardowell (vc - Unruly Child, Beach Boys, Peter Criss, AOR, etc).
La perdita per leucemia di un amico di soli diciassette anni ha sicuramente influito sull'umoralità del nuovo album che vede il nostro artista optare per atmosfere più umorali e personali rispetto a quelle che caratterizzano il debutto "Force Of Nature" del 2010.
Nonostante ciò l'opener "I'm Alive" è un turgido e vibrante rocker, un inno alla vita carico di energia che mostra un ritornello orecchiabile e accattivante, ma è fra i pochi episodi ad avere queste sonorità più solari. "I Feel Divine" mantiene la rotta dell'hard rock melodico
con una venatura drammatica che sa molto di Survivor, mentre la successiva "Don't Go Now" punta sul versante più malinconico e struggente del'AOR con un buon bilanciamento di chitarre elettriche ed acustiche.
La power-ballad "Strong Enough" si mantiene nel tradizionale solco dell'hard rock melodico di matrice più americana e comunque non le si possono imputare colpe particolari in quanto è ben costruita ed intepretata. A sorpresa in "Mary-Ann" (una versione indurita dei REO Speedwagon) Alec fa suonare un bell'assolo di sax a Zé Canuto, introducendo un piacevole diversivo in un brano orecchiabile e di buona fattura, Canuto che ritroviamo anche in "Tonight Is The Night", brano in
tonalità (non qualità) minore e di fattura tipicamente American Rock.
La titletrack è una denuncia verso i crimini del passato e non a caso all'inizio è riportato un frammento di frase di Hitler, mentre musicalmente ad un inizio piuttosto tranquillo fa seguito un prosieguo dal ritmo ben più sostenuto, per poi tornare sui suoi passi verso la fine. Un brano forte e piacevole senza alcuna ombra di dubbio.
Le ultime tre canzoni sono "Leon's Going Soft", una ballata che cresce in tempo e durezza man mano che ci si avvicina alla sua conclusione, "Cassie's Dream" (molto vicina ai Pride Of Lions) e "No One Can Feel It's Over", lungo e sentito omaggio all'amico scomparso e come tale permeato di una grande malinconia.
In definitiva "BH" è un album pulito ed onesto, con solide composizioni ottimamente eseguite ed interpretate che non raggiungono particolari vette qualitative, ma riescono ad emozionare e a trasmettere sensazioni umane. Insomma, un disco che saprà dare soddisfazioni a chi lo acquisterà.


ABe

Massima allerta: I'm Alive per la sua dinamicità, No One Can Feel It's Over per i sentimenti
Pelo nell'uovo: forse la produzione poteva essere un pò migliore

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