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venerdì 7 febbraio 2014

RON KEEL - Metal Cowboy (2014)

RON KEEL "Metal Cowboy" (Wild West Media Production) voto: 90/100

Per Chi Ascolta: Hard Rock e New Country fusi in un sano Metal Cowboy!

Dopo tanti anni, progetti e dischi, giunge per Ron Keel il momento del suo primo, vero album solista ed è un gran bel disco da godere senza risparmiarsi un attimo.
Partito giovanissimo dal natio Texas a Nashville in cerca di farsi strada nel panorama rock, Ron arriva a Los Angeles e registra il suo primo disco cogli Steeler nei quali divide i solchi con un giovane, altezzoso quanto talentuoso chitarrista svedese chiamato Yngwie Malmsteen, ma una scelta simile imposta da Mike Varney, patron della Shrapnel Records, non poteva durare molto a dispetto del clamore suscitato ed infatti poco dopo la band si sciolse e Ron fondò una band a proprio nome, Keel, che ebbe tante soddisfazioni ed altrettante delusioni coi quattro studio-albums pubblicati fra il 1984 ed il 1987, riesumando questo monicker nel 1998 (scarsi risultati) e nel 2010 (il buon "Streets Of Rock And Roll"). Nel frattempo Ron ci aveva provato con gli Iron Horse e col Ron Keel's Fair Game, circondato da quattro avvenenti musiciste, ma non era destino che trovasse la sua pace artistica con questi progetti.

HUIS - The Guardian Angel (2014)


HUIS "The Guardian Angel" (Unicorn Records) voto: 80/100

Per Chi Ascolta: Progressive Rock, neo e tradizionale

Seppur "TGA" sia il primo album degli Huis (che in olandese significa Casa), la band in realtà è formata da affermati veterani della scena musicale di Montreal che sul finire del 2009 hanno unito le proprie forze completando più recentemente i ranghi: Michel Joncas (bs), Pascal Lapierre (tast), Sylvain Descoteaux (vc), William Régnier (bt) e Michel St-Père (ch - Mystery).
Il quintetto si cimenta con un progressive rock piuttosto classico, muovendosi all'interno di ampi confini che hanno in Mystery, IQ, Marillion e Arena i quattro lati portanti della loro proposta musicale, ma su cui i nostri sanno come lavorare per estrarre il meglio dal proprio talento e proporlo con grande dedizione e passione.
Gli undici episodi ci tengono compagnia per oltre settanta minuti di musica ammantata da grandi orchestrazioni, cambi di tempo, dilatati squarci strumentali sia di chitarra che di tastiere, ponendo il tutto al servizio dell'ascoltatore e senza cadere nel tranello di buttare qualche cambio di tempo ad effetto o svisata virtuosistica tanto per tirarsela un pò, di certo questi personaggi non ne hanno bisogno e preferiscono sedurre l'ascoltatore con le loro capacità. Questa attitudine emerge in particolare nei due suggestivi strumentali "Oude Kirk I" e "Oude Kirk II" (ispirati alla più antica chiesta di Amsterdam) dove viene anteposto il trasferimento di emozioni e di suggestioni alla spettacolarità autocelebrativa di assoli strabordanti o istrionici cambi di tempo.

martedì 4 febbraio 2014

THE TREATMENT - Running With The Dogs (2014)

THE TREATMENT "Running With The Dogs" (Spinefarm Records) voto: 75/100

Per Chi Ascolta: Hard Rock, Ac/Dc, Guns N Roses, Status Quo, etc

Gli inglesi The Treatment provengono da Cambridge dove si formarono nel 2008 e da cui iniziarono un duro lavoro in studio e sui palcoscenici per costruirsi un seguito costellato dal primo album "This Might Hurt", registrato negli studi di Steve Harris degli Iron Maiden, e da vari tours con Alice Cooper, Steel Panther e Motörhead, culminati nell'ultimo biennio dall'apertura per i concerti americani dell'accoppiata Kiss/Motley Crue, dal supporto agli Status Quo nel loro reunion tour, dal recentissimo tour inglese degli Airbourne terminato da pochi giorni, entrambi questi ultimi due eventi risultati completamente sold-out.
Ora ci troviamo ad esaminare "RWTD", tredici esplosive tracce di hard rock diretto, crudo e giovane, che qualcuno potrebbe liquidare frettolosamente come un distillato dal songbook di Ac/Dc, Def Leppard, Motley Crue, UFO, Thin Lizzy e Guns N Roses, mescolato ad un songwriting scaltro, pieno di attitudine e ricopertinato con un tratto adatto ai nostri giorni, e questo può essere affermato senza raccontare alcuna bugia, ma proviamo a scavare più a fondo e troviamo alcune belle sorprese.

lunedì 3 febbraio 2014

CHINA - We Are The Stars (2013)

CHINA "We Are The Stars" (Blue Martin Records) voto: 70/100

Per Chi Ascolta: Hard Rock melodico anni '80

Uscito già da qualche settimane (ma da poco acquistato), "We Are The Stars" è l'ultima fatica in studio della band svizzera China, un album solare e allegro, ispirato alle ariose e melodiche sonorità americane anni ottanta, una ventata di allegria e positività che ogni tanto è necessaria e benvenuta, e chissenefrega se ciò va a discapito dell'originalità.
Le radici della band risalgono peraltro alla fine degli anni '80 con l'omonimo debut-album pubblicato nel 1988 ed altri quattro rilasciati sino al 1995 (imperdibile "Sign In The Sky" del 1989) quando "Natural Groove" tentò di accodarsi al carrozzone grunge reclutando un nuovo cantante, ma fallendo giustamente e miseramente nello scopo. Nel 2007 i China tornano insieme e pubblicano tre anni dopo il discreto "Light Up The Dark" capitanati nuovamente dal singer Eric St. Michaels e sempre col chitarrista Claudio Matteo quale unico superstite dell'originaria formazione.