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venerdì 23 agosto 2013

DEGREED - We Don't Belong (2013)

DEGREED "We Don't Belong" (AOR Records) voto: 85/100

Per Chi Ascolta: Modern Rock mescolato ad AOR e Melodic Hard Rock scandinavo

Ennesima band proveniente dalla Svezia (Stoccolma per la precisione), i Degreed si formarono nel 2005 e, dopo alcuni tours con Europe e Turbonegro fra gli altri, esordirono nel 2010 con "Life Love Loss" per la Melodic Rock Records, passando poi alla AOR Records di Freddie Allen (Houston) per la quale oggi rilasciano il loro secondo capitolo musicale che si rivela un mix di AOR e modern rock, melodia e grinta.
"Black Cat" è il loro modo di presentarsi e lo fa con una rimarchevole aggressività controllata, magari non adattissima ai puristi del melodic rock, ma si tratta comunque di una via personale da rispettare, anche se alcune soluzioni mi sono parse troppo forzate, tranne il gustoso assolo di tastiera di Micke Jansson che per una volta ruba la scena alla chitarra. "What If" mi ricorda una versione moderna e più aggressiva dei Bad Habit, con breaks strumentali quasi prog-metal, ma il refrain
è di quelli che ti riconciliano col mondo, il tutto contraddistinto dal ruvido e potente cantato di Robin Ericsson.

THE QUIREBOYS - Beautiful Curse (2013)

THE QUIREBOYS "Beautiful Curse" (Off Yer Rocka Records) voto: 80/100

Per Chi Ascolta: Rock!

Era dal 2008 (con "Homewreckers & Heartbreakers") che non si sentiva più nuova musica dai divertenti rockers inglesi The Quireboys, ma ora con un nuovo managem.ent, nuova label e la guida dell'esperto produttore Chris Tsangarides (Anvil, Judas Priest, Gary Moore, Thin Lizzy, etc), la band è tornata in forma come ai tempi dello scintillante debutto "A Bit Of What You Fancy" dell'ormai lontano 1990.
Spike ed i suoi, da consumati artisti, ci propinano la loro sempre divertente e scanzonata formula sonora, riportata a nuova vita dal loro entusiasmo e dall'ottimo suono dato da Chris per dodici canzoni senza tempo, uno spavaldo blues da bar mescolato al boogie e a sing-a-long rockers.
L'apertura è splendida con "Too Much Of A Good Thing", trascinante e dissoluto rocker fra Rolling Stones e Ac/Dc, uno di quei brani che da tempo mancano dalla penna di Jagger e Richards, canzone vincente dell'album e dei Quireboys, fate voi. Sulla stessa falsariga si muove la più sleazy "Chain Smokin'", altrettanto contagiosa nella sua accattivante semplicità, mentre "Talk Of The Town" è più malinconica e a suo modo americaneggiante, ma la lenta "Mother Mary" è superba, con quella fragranza tipica delle composizioni di Ian Hunter coi Mott The Hoople, brano da sottofondo mentre si osserva il sole morire all'orizzonte.

BRET MICHAELS - Jammin' With Friends (2013)

BRET MICHAELS "Jammin' With Friends" (BMB Poor Boy Records Inc) voto: 50/100

Per Chi Ascolta: Country Rock, Rock

Bret Michaels è probabilmente uno dei rocker più amichevoli del pianeta ed il suo quinto album "Jammin' With Friends" ne è una dimostrazione avendo il cantante riciclato diversi brani di maggior successo dei suoni Poison e delle sue precedenti prove soliste, tutte realizzate con una ampia platea di colleghi musicisti che includono Michael Anthony, Ace Frehley, Phil Collen, Ricky Medlocke, Gary Rossington, Frank Hannon, Jimmy Buffett, Loretta Lynn, Joe Perry, Leslie West, Miley Cyrus, C C DeVille, Lil Jon, Bobby Capps, Jimmy Buffett e molti altri ancora.
Il fatto è che questo tentativo di recuperare il successo da artista sfuggitogli di mano da tempo, e parzialmente recuperato in qualità di anchor-man, finisce col rovinare tanto di quello che ha fatto in passato da rocker, e neppure la versione di "Sweet Home Alabama" con Medlocke e Gary Rossington potrà essere ricordata come qualcosa di carino.

mercoledì 21 agosto 2013

MYSTERY - 2013 (2013)

MYSTERY "2013" (Metalapolis Records) voto: 60/100

Per Chi Ascolta: Hair Metal americano

La loro biografia cita che la band si formò all'inizio del 2010 quando il tredicenne Rocky Ravic incontrò i dodicenni Tony Milikota, Kris Iaccino e Josh Scarpaci, iniziando a suonare e debuttando al CroktoberFest in Melbourne (infatti sono australiani). Sul finire dell stesso anno registrarono il demo single "Rock'n'Roll Forever Be" missato da Stu Marshall (Death Dealer) che si offrì di produrre il loro debut album. Sul finire del 2011 la band cominciò a registrare alcune canzoni e filmò un video professionale (che il co-direttore Steve Ravic della Majestic Film sia un parente di Rocky?), quindi nel 2012 i quattro suonarono in alcuni festivals europei con bands quali Manowar e Nightwish, oltre ad apparizioni in clubs europei ed americani. Nella primavera del corrente anno è stato eseguito un tour giapponese con At Vance, Kissin' Dynamite e Jaded Heart, mentre lo scorso maggio sono apparsi al Rocklahoma Festival insieme a Guns N' Roses e Alice In Chains fra gli altri.

NIVA - Magnitude" (2013)

NIVA "Magnitude" (AOR Heaven) voto: 80/100

Per Chi Ascolta: Hard Rock Melodico

Dopo due album pubblicati in Giappone, gli svedesi Niva sembrano intenzionati a catturare una più ampia audience col loro terzo lavoro intitolato "Magnitude" per il quale le canzoni sono state scritte dal consolidato trio Tony Niva, Roger Ljunggren e Marcus Persson, rispettivamente cantante, chitarrista e tastierista.
Il suono è strabordante, pulito e potente per un hard rock melodico, arioso, puntellato da massicce dose di tastiere che abbelliscono e sostengono le parti strumentali e vocali, le cui coordinate musicali si possono trovare in Europe, Pride Of Lions, Survivor, Unruly Child, Bad Habit.
Tony Niva ha un registro di voce piuttosto acuto, dote che gli permette di volare alto nel pentagramma senza forzature che spesso rendono ridicolo e poco credibile l'autore di questi maldestri svolazzi. Roger Ljunggren maneggia con padronanza e gusto la chitarra, bravo sia nelle parti ritmiche che in quelle soliste, nelle quali ultime mi ha spesso ricordato lo stile di Steve Lukather, Kee Marcello e di Tristan Avakian (superbo coi Red Dawn dello spettacolare "Never Say Surrender" del 1993!!!).

BRETT WALKER - Straight Jacket Vacation (2013)

BRETT WALKER "Straight Jacket Vacation" (AOR Heaven) voto: 75/100

Per Chi Ascolta: Rock Americano, AOR dagli ampi confini

Sebbene non abbia mai giocato un ruolo di rilievo nel panorama musicale ed il suo nome non sia così conosciuto fra il grande pubblico, Brett è stato un ottimo artista e compositore sia per sè che per altri artisti ben più noti. Già, parlo al passato perchè Brett ci ha lasciati improvvisamente lo scorso 8 luglio con ormai il nuovo album pronto ad essere lanciato e che viene pubblicato dopo il consenso della moglie per non privare i fans delle ultime melodie di Walker.
Vi rimando al link a piè di recensione per conoscere nel dettaglio la sua vita artistica, onde potermi meglio concentrare su "SJV" e cercare di non farmi condizionare dalla luttuosa notizia, proprio come farei se Brett fosse ancora vivo e fra noi.

giovedì 8 agosto 2013

OLIVA - Raise The Curtain (2013)

OLIVA "Raise The Curtain" (AFM Records) voto: 90/100

Per Chi Ascolta: Heavy Metal Sinfonico e Progressivo, Rock Teatrale

Giusto trent'anni dopo "Siren", album di debutto dei Savatage, arriva il primo vero e proprio album solista di Jon Oliva che nel tempo ha lasciato traccia del proprio talento nei Doctor Butcher, Trans-Siberian Orchestra e nei Jon Oliva's Pain (oltre, ovviamente, nei Savatage) che, dopo quattro buoni albums, si sono fermati per la morte del chitarrista Matt LaPorte nell'Aprile del 2011.
Parlavo di album solista ed in effetti in "Raise The Curtain" Oliva canta, ha suonato la maggior parte degli strumenti, col solo sporadico aiuto di Howard Helm (ch) e di Chris Kinder (bt - Jon Oliva's Pain), ricorrendo per la composizione ai riffs inediti del compianto fratello Criss Oliva e all'intesa con Dan Fasciano.
L'album è un ottimo mix di progressive e classico heavy metal, spunti teatrali e pomposi con intrecci musicali e vocali di rara bellezza e presa, una musica che possiede il dono dell'essere senza tempo e come tale verrà apprezzata sia dai più 'anziani' veterani che conoscono Jon Oliva dai suoi primi passi nel mondo musicale, sia dai novelli adepti della musica intelligente e non banale.

mercoledì 7 agosto 2013

THE WINERY DOGS - The Winery Dogs (2013)

THE WINERY DOGS "The Winery Dogs" (Loud & Proud Records) voto: 95/100

Per Chi Ascolta: Hard Rock di classe

Power trio o super gruppo, chiamate come volete l'incontro fra i tre eccelsi musicisti Mike Portnoy (Dream Theater, Liquid Tension Experiment, etc), Billy Sheehan (Talas, David Lee Roth, Mr Big, et) e Richie Kotzen (Poison, Mr Big, Forty Deuce, etc), dalla cui unione di talenti nascono i brani racchiusi nel presente cd, tecnicamente stupefacente (e fin qua piuttosto ovvio) ed anche godibilissimo dal punto di vista delle composizioni, col solo limite della voce di Kotzen che non è propriamente uno dei migliori singers in circolazione.
Stilisticamente le canzoni non sono lontanissime da quanto proposto dai Mr Big, Billy e Mike ci avvincono con le loro abituali (tutta invidia, lo ammetto!!!) evoluzioni tecniche messe al servizio della resa dei brani, Kotzen conferisce alla base ritmica un calore ed una potenza degna del suo passato.