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venerdì 24 gennaio 2014

LOVER UNDER COVER - Into The Night (2014)

LOVER UNDER COVER "Into The Night" (Escape Music) voto: 80/100

Per Chi Ascolta: Scandi Hard Rock e AOR/Hard Rock Americano

Torna in pista con un nuovo scintillante album la band da Gothenburg (Svezia) che ha esordito nel 2012 col ben ricevuto "Set The Night On Fire". Mikael Erlandsson (vc, tast - Last Autumn's Dream, Heartbreak Radio, Radioactive, Salute, Northern Light, etc) e Mikael Carlsson (bs, ch, tats - Dogface) avevano gettato le basi di questo combo intorno al 1982 quando insieme militavano nei Rain, poi le loro strade si sono divise ed incrociate varie volte, ma almeno in questo progetto i due stanno andando alla grande e stanno deliziandoci con ottime composizioni di hard rock melodico a cavallo fra la scuola scandinava e quella americana.
Aiutati anche in questo cd da Martin Kronlund (ch - Dogface, Gypsy Rose, White Wolf, Salute, Overland) e da Perra Johnsson (bt - Coldspell), oltre che dall'ospite Ged Rylands (Ten, Hugo, Rage Of Angels) alle tastiere, i LUC sfornano un platter di undici brani tosti e melodici di qualità complessiva superiore al pur competitivo "STNOF".

giovedì 23 gennaio 2014

BERGGREN KERSLAKE BAND - The Sun Has Gone Hazy (2013)

BERGGREN KERSLAKE BAND "The Sun Has Gone Hazy" (AOR Heaven) voto: 85/100

Per Chi Ascolta: Classic Hard Rock Blues anni settanta, Led Zeppelin, Whitesnake, The Who, Black Sabbath, Uriah Heep

Succede nel 2005 che il cantante Stefan Berggren (M3, Company Of Snakes, Razorback, etc) conosce il leggendario batterista Lee Kerslake (The Gods, Toe Fat, Uriah Heep, Ozzy, David Byron, Living Loud) a Friedrichshafen (sud della Germania) ad un concerto che vede M3 ed Uriah Heep dividere il palco. Nel corso degli anni successivi sporadiche occasioni di collaborazioni portano i due a tentare una nuova avventura insieme e così nasce la BKB, completata da Tomas Thorberg (bs - Snakes In Paradise, Michael Schenker, John Norum) e da Joakim Svalberg (Opeth, Malmsteen) ad organo e moog.
La musica che esce da "The Sun Has Gone Hazy" è incredibilmente ricca di pathos e feeling, concentrata a riproporre il tipico sound del classic rock anni settanta che, come era tipico del decennio, non si pone particolari limiti stilistici se non quello di trasmettere sensazioni ed energia che durino qualcosa di più del mese successivo all'uscita del disco.

JULIAN ANGEL's BEAUTIFUL BEAST - Kick Down The Barricades (2013)

JULIAN ANGEL's BEAUTIFUL BEAST "Kick Down The Barricades" (Platinum Blonde Records) voto: 70/100

Per Chi Ascolta: Hair Metal fine anni ottanta

Terzo album per la band capitanata dal cantante/chitarrista/compositore tedesco Julian Angel, qui accompagnato da Frank McDouglas (bs) e Ramy Ali (bt - Freedom Call), nel quale il biondo artista compie un viaggio nel tempo e ci riporta al 1989 (come dichiarato dalla casa discografica) ad un certo modo di vivere ed interpretare l'hair metal, con anche i suoni che si rifanno a quel periodo. Bisogna ammettere che l'obiettivo è stato centrato dallo scatenato trio ed alcuni brani divertono e coinvolgono coi loro riffoni e la loro energia, ma per chi come il sottoscritto ha pienamente vissuto quel periodo queste dieci canzoni risulteranno nella maggior parte dei casi scontate, anonime e poco interessanti.
Fra i migliori momenti bisogna menzionare le prime tre canzoni del cd: "Bad Boys Never Dance" è diretta, vintage quanto basta, un Julian scatenato ed un buon refrain, anche se esso deve qualcosa ad altri ragazzacci con l'abitudine di correre selvaggi (ogni riferimento a "Bad Boys" dei Whitesnake è voluto); "Big Stuff" possiede quell'aurea funky tipica dei The Electric Boys e ci consegna un bel ritmo da assecondare, un accattivante ritornello ultra-orecchiabile e tanta energia positiva; "Can't Stand The Fiction" ha assimilato appieno i dettami scritti nel songbook dei primi Firehouse e abbina con successo melodia e potenza, un brano da ascoltare a volume alto in auto, in spiaggia, sui prati.

martedì 21 gennaio 2014

PRETTY WILD - Pretty Wild (2013)

PRETTY WILD "Pretty Wild" (Dead End Exit Records) voto: 80/100

Per Chi Ascolta: Hair Metal anni '80, Slaughter, Firehouse, Motley Crue, Winger, Skid Row...

Fondati nel 2006 a Malmoe in Svezia, i Pretty Wild cominciarono a professare il loro amore per l'hair metal anni ottanta e presto registrarono un demo a tre canzoni. Con Ivan Höglund (vc) al posto di Tim Petty, Krizzy Fields (ch), Kim Chevelle (bs) e Johnny Benson (bt) fecero molti concerti sia in Europa che negli USA, fatto che gli permise di pubblicare il primo EP "All The Way" per una label statunitense, ma questa volta le cose non funzionarono come si doveva. Meglio andò loro col debut album "All The Way" tanto che finirono anche in cima alle classifiche Billboard svedesi, l'album vendette tutte le copie stampate e riuscirono a tenere circa cento concerto in tutto il mondo. Nel 2010 Krizzy lasciò la band e fu rimpiazzato da Axl Ludwig col quale i Pretty Wild fecero un altro tour e di seguito cominciarono a lavorare sul secondo album che, dopo alcune traversie, vede ora la luce per la neonata Dead End Exit Records, e mentre scrivo queste righe anche un video dovrebbe essere pronto.

lunedì 20 gennaio 2014

NASHVILLE PUSSY - Up The Dosage (2013)

NASHVILLE PUSSY "Up The Dosage" (Steamhammer / SPV) voto: 85/100

Per Chi Ascolta: Hard Rock sporco e vizioso, divertente ed energico

Dopo alcuni anni di assenza dal mercato discografico, tornano i coniugi Blaine Cartwright e Ruyter Suys, supportati dal nuovo bassista Bonnie Buitrago e Jeremy Thompson, con quello che loro stessi definiscono il loro 'back in black' album, e bisogna ammettere che il loro pur ottimo "From Hell To Texas" è stato superato come qualità.
Ciò non preclude al quartetto di realizzare una manciata di canzoni che esprimono il loro polveroso, sleazy, energico, chiassoso e decadente hard rock che racchiude in sè il sarcasmo di Alice Cooper, la viziosa sensualità dei Rolling Stones, la ribellione dei Sex Pistols, la rumorosità dei Motorhead, il feeling sudista dei ZZ Top, l'aria della metropolitana malata degli Aerosmith, la spontaneità degli Ac/Dc, oltre all'ormai classico Nashville Pussy sound che emerge prepotente nei due minuti e poco più di "The South's Too Fat To Rise Again".

giovedì 16 gennaio 2014

AXEL RUDI PELL - Into The Storm (2013)

AXEL RUDI PELL "Into The Storm" (SPV / Steamhammer) voto: 80/100

Per Chi Ascolta: Axel Rudi Pell, Dio, Black Sabbath, Rainbow

Una bellissima copertina ci introduce al quindicesimo album (senza contare raccolte, etc) del guitar-hero tedesco Axel Rudi Pell che a 53 anni continua a macinare riffs inossidabili ed incorruttibili di sano heavy rock britannico forgiato nella storia da nomi quali Rainbow, Dio, Black Sabbath e Deep Purple, scuola senza tempo che Pell perpetua con ostinazione teutonica e dedizione totale.
L'unica vera novità di "Into The Storm" rispetto al passato è rappresentato da Bobby Rondinelli (Rainbow, Black Sabbath, Doro, Blue Öyster Cult, etc) che prende il posto del grandissimo Mike Terrana dietro le pelli, facendosi trovare pronto al suo posto e dirigendo il ritmo con la consumata esperienza che di certo non gli difetta.