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mercoledì 23 ottobre 2013

SIDEBURN - Electrify (2013)

SIDEBURN "Electrify" (AOR Heaven) voto: 65/100

Per Chi Ascolta: Ac/Dc, Rose Tattoo, Angel City, Krokus

Sesto album per gli svizzeri Sideburn che vedono fra le loro fila tre nuovi membri (Lawrence Lina e Mike Riffart alle chitarre, l'australiano Nick Thornton al basso), ma ben poche differenze stilistiche rispetto alle precedenti prove discografiche, un semplice e diretto hard rock con tante influenze blues che non può che rimandare a Ac/Dc, Krokus, Angel City e Rose Tattoo.
Il quintetto non difetta in grinta, voglia di suonare, giusta dose di volgarità e ruvidezza per non sembrare innocenti scolaretti appena usciti dal seminario, garantendo divertimento e carica di energia per affrontare con piglio più deciso le difficoltà giornaliere.
Il songwriting è, però, sin troppo derivativo e, almeno a mio personalissimo parere, difetta di quella brillantezza che segna la differenza fra un brillante artigiano ed un onesto e volitivo lavorante (pari dignità ad entrambi, sia chiaro).

martedì 22 ottobre 2013

IMPERA - Pieces Of Eden (2013)

IMPERA "Pieces Of Eden" (Escape Music) voto: 80/100

Per Chi Ascolta: Hard Rock Melodico

Ad un anno esatto dal buonissimo debut album "Legacy Of Life" tornano sul mercato Matt Alfonzetti (vc - Jagged Edge, Scott Gorham, Skintrade, Road To Ruin, etc), Tommy Denander (ch - Paul Stanley, Radioactive, etc), J.K. Impera (bt - Bruce Kulick, Graham Bonnet, Vinnie Vincent, Bruce Corabi, etc) e Mats Vassfjord (bs - Scaar, Grand Design, etc) per tentare di confermare gli ottimi risultati già conseguiti, purtroppo questa volta non tutto sembra però andare nella direzione da loro sperata. Non posso certo discutere sulle capacità tecniche/esecutive dei musicisti, tutti anche in questo caso in smagliante forma e profondamente coinvolti nelle dieci canzoni date in pasto al mondo. Restano dubbi sulla qualità del songwriting che in "POE" denota un lieve quanto sensibile calo, ma tenente presente che le aspettative sono alte e quanto capitato agli Impera sarebbe tanta manna positiva per un buon numero di bands e artisti che affollano gli scaffali dei negozi di dischi. Probabilmente la mia impressione è dettata dalla mancanza di una direzione precisa seguita dalla band che apre il disco con l'aggressiva "Beast Within", hard rock con un tocco moderno e un buon refrain, e la più cadenzata "These Chains" (sorta di Lynch Mob), per cambiare registro e puntare decisi ai Whitesnake con la semi-ballad "All Alone" dove potenza e raffinatezza raggiungono un buon compromesso.

lunedì 21 ottobre 2013

REDS'COOL - Bad Story (2013)

REDS'COOL "Bad Story" (Music Buy Mail) voto: 75/100

Per Chi Ascolta: Hard Rock anni ottanta, Whitesnake, Mr Big, Winger

Quintetto proveniente dalla città russa di San Pietroburgo, i Reds'Cool si sono formati nel 2011 ed hanno al loro attivo già un album ("Attraction") pubblicato nello stesso anno. Nel corso di questi anni hanno aperto concerti per Glenn Huges, Royal Hunt, UDO, Gotthard, Joe Lynn Turner, Whitesnake, W.A.S.P, Alcatrazz, Gorky Park, Doro Pesch, Kingdom Come, Lordi, Grave Digger e Lake of Tears, facendo da supporto agli UFO lo scorso giugno ed hanno girato l'Europa con Saxon e Black Star Riders.

MICHAEL DES BARRES - Somebody Up There Likes Me (1986-2013)

MICHAEL DES BARRES "Somebody Up There Likes Me" (YesterRock/Universal) voto: 75/100

Per Chi Ascolta: Classic Rock, Humble Pie, Free, The Faces, The Rolling Stones, Eddie Mone
y

L'inglese Michael Des Barres ha iniziato la sua avventura nel mondo dello spettacolo sin da bambino, quando negli anni sessanta aveva recitato in teatro e in tv per poi diventare il front-man dei glam-rockers Silverhead dal 1972 (anno di fondazione) al 1974 (anno di scioglimento), entrare quindi a far parte dei Dectective (hard rock act che pubblicò due album in studio ed uno live per la Swan Song dei Led Zeppelin, riprendendo in parte lo stile di Page e soci). Lo si ritrova poi nel 1980 in veste solista, quindi quattro anni dopo incide un album coi Chequered Past e poi sostituisce Robert Palmer nei Power Station apparendo con questi al Live Aid. Nel 1986 registra il presente cd prima di una lunghissima pausa solista interrotta lo scorso anno da "Carnaby Street" a nome The Michael Des Barres Band.

mercoledì 16 ottobre 2013

LEGION - V (2013)

LEGION "V" (Z Records) voto: 80/100

Per Chi Ascolta: Dokken, Winger, Class Metal Americano anni ottanta

L'infaticabile Phil Vincent (della cui creatura Panik vi parlerò entro pochi giorni) è di recente uscito col quinto album degli anglo-americani Legion ai quali presta la propria voce, mentre il resto della band è formata da Vince O’Regan (ch - Bob Catley), Gav Cooper (bs - Paul Di Anno's Battlezone e PDiAnno's Killers), Steve Hopgood (bt - Battlezone/Killers, Tank) e Irv Parratt (tast - Bob Catley).
Le undici canzoni presentate si collocano nel solco dell'heavy rock melodico di matrice americana (anche se O'Regan è inglese) e la scaletta si apre con le spumeggianti "Gotta Pay The Price" e "Satisfy Me", puri class metal anthems che avrebbero ben figurato nel repertorio di Heaven's Edge o primi Lynch Mob, dotati di chitarre sfavillanti, ritmiche sostenute e precise, oltre all'ugola di Phil che giganteggia in questi frangenti. Gli hard rockers "Who Can You Trust" e "Hangin' By A Thread", oltre alla più lenta "Every Beat Of My Heart" posta nel mezzo, emanano echi della tipica drammaticità dei Dokken di "Back For The Attack", buoni brani rocciosi e dalle melodie accattivanti unite ad potenti interventi strumentali che avrebbero attirato le esclamazioni di giubilo da parte di critica e fans nei mitici '80s, ma che anche adesso suonano attuali e freschi.

lunedì 14 ottobre 2013

JESSE DAMON - Temptation In The Garden Of Eve (2013)

JESSE DAMON "Temptation In The Garden Of Eve" (AOR Heaven) voto: 65/100

Per Chi Ascolta: Kiss, Y&T, White Sister, Winger

Spero che il nome di Jesse Damon risulti noto almeno ai più di voi, avendo egli fatto parte dei Silent Rage (buona band di class metal melodico giunta sulla grande scena al momento sbagliato) ed avendo già pubblicato quattro lavori solisti.
Aiutato da Paul Sabu (basso e produzione), Eric Ragno (tast - Takara, Fergie Frederiksen) e Pete Newdeck (bt - Eden's Curse), Jesse si esibisce in undici brani di solido e ben costruito hard rock melodico che ha l'ultimo scorcio degli '80s ben in mente, il tutto senza risultare inutilmente fuori tempo o eccessivamente nostalgico.

martedì 8 ottobre 2013

SPARKLANDS - Tomocyclus (2013)

SPARKLANDS "Tomocyclus" (Avenue Of Allies) voto: 70/100

Per Chi Ascolta: AOR americano raffinato

Da sempre amanti della musica e cresciuti con le musiche di Bad English, Richard Marx, Giant, Toto e Foreigner, i fratelli olandesi Thomas (vc) e Robert (ch, tast) mantengono i legami di sangue anche nell'esordio firmato Sparklands, patrocinati dall'attenta Avenue Of Allies, affiancati da Rolf Perdok (ch), Rob Vermeulen (bs) e Colin Lee Vermeulen (bt).
In realtà i due non sono dei novellini, avendo fatto parte dei Beam, del team di Ralph Van Mannen per l'album "Face To Face", e altri progetti minori ancora.
Il loro pulito ed elegante AOR ha le sue radici nel periodo '87-'91 e tutti i brani sono impregnati dell'energia melodica e romantica che scorreva nelle vene compositive degli autori di quegli anni, come subito dichiarato con la frizzante opener "The Game" che esce vigorosa e spumeggiante dagli speakers, facendo trascorrere una manciata di minuti in allegra e positiva compagnia. Le premesse vengono mantenute intatte nella successiva "Skyline" e nella Toto-sounding "Joanne", entrambe registrate con grande cura degli arrangiamenti e dei suoni, anche se il lato compositivo è troppo derivativo. "Oasis" offre un buon rock energico e svelto, "Shattered Dream" omaggia i lenti acustici di Richard Marx e dei REO Speedwagon, l'elegante "Afterlife" suona come i Bridge 2 Far in tono minore, "State Of Mind" e "The Feeling Is Gone" sono due discreti fillers.

COLDSPELL - Frozen Paradise (2013)

COLDSPELL "Frozen Paradise" (Escape Music) voto: 85/100

Per Chi Ascolta: Dokken, Whitesnake, Lynch Mob, Rainbow, Jorn

Terzo album per gli svedesi ColdSpell che mostrano sensibili miglioramenti ad ogni nuova uscita e questo "Frozen Paradise" non tradisce le aspettative col suo solido heavy rock melodico esaltato da una produzione affilata e potente affidata alle esperte mani ed orecchie di Tommy Hansen.
Le undici canzoni sono ben costruite intorno ai dettami del class metal fine anni ottanta che vede(va) in Dokken, Whitesnake, Queensryche (periodo "Empire") e Lynch Mob i più noti e fortunati interpreti, ed infatti non faticherete a riconoscere atmosfere e soluzioni familiari a chi ha vissuto appieno quel periodo storico, ma il discorso vale anche per i più giovani che si sono cimentati nel recupero dei classici del periodo.
L'inizio affidato a "Paradise" e "Angel Of The World" è semplicemente fantastico, con la chitarra di Michael Larsson e le tastiere di Matti Eklund a interagire e alternare frasi più potenti ad altre più 'lievi', permettendo così al dotato cantante Niclas Swedentorp di modulare la propria voce e dare il giusto risalto ai passaggi strumentali per esplodere in refrain orecchiabili ed accattivanti.
Mi stupisce l'inserimento del tempo medio "Life Has Just Begun" (fra Dio e Jorn) che smorza il climax con quel tocco di epicità posto troppo in anticipo, così come la appena più veloce "Goin All The Way" non dovrebbe essere posta subito dopo, ma si sto parlando non dell'intrinseca qualità delle composizioni, comunque sempre su livelli più che buoni.

giovedì 19 settembre 2013

THE THEANDER EXPRESSION - Strange Nostalgia (2013)

THE THEANDER EXPRESSION "Strange Nostalgia" (Avenue Of Allies) voto: 80/100

Per Chi Ascolta: Bands di AOR di alta classe come Street Talk, Work Of Art, Mecca, Lionville e TOTO

Nuovo progetto proveniente dalla Svezia capitanato dal chitarrista/compositore Andrée Theander che, dopo gli studi musicali in madrepatria ed aver frequentato vari corsi al GIT di Los Angeles, fu chiamato dal musicista fusion Jeff Lorber a suonare alcune parti sull'album "Galaxy" (2012), fra i cui credits figurano nomi di spicco come Michael Thompson, Vinnie Colaiuta e Jimmy Haslip. Tornato in patria e desideroso di cimentarsi con qualcosa di proprio, Andrée è riuscito a coinvolgere Herman Furin (bt - Work Of Art, Fergie Frederiksen), Linus Abrahamson (bs) e Michael Ottosson (tast), mentre per le parti vocali si è affidato al notissimo Göran Edman (Street Talk, Glory, Y. Malmsteen, etc) e all'emergente Christian Hedgren che aveva partecipato allo show The Voice.

venerdì 23 agosto 2013

DEGREED - We Don't Belong (2013)

DEGREED "We Don't Belong" (AOR Records) voto: 85/100

Per Chi Ascolta: Modern Rock mescolato ad AOR e Melodic Hard Rock scandinavo

Ennesima band proveniente dalla Svezia (Stoccolma per la precisione), i Degreed si formarono nel 2005 e, dopo alcuni tours con Europe e Turbonegro fra gli altri, esordirono nel 2010 con "Life Love Loss" per la Melodic Rock Records, passando poi alla AOR Records di Freddie Allen (Houston) per la quale oggi rilasciano il loro secondo capitolo musicale che si rivela un mix di AOR e modern rock, melodia e grinta.
"Black Cat" è il loro modo di presentarsi e lo fa con una rimarchevole aggressività controllata, magari non adattissima ai puristi del melodic rock, ma si tratta comunque di una via personale da rispettare, anche se alcune soluzioni mi sono parse troppo forzate, tranne il gustoso assolo di tastiera di Micke Jansson che per una volta ruba la scena alla chitarra. "What If" mi ricorda una versione moderna e più aggressiva dei Bad Habit, con breaks strumentali quasi prog-metal, ma il refrain
è di quelli che ti riconciliano col mondo, il tutto contraddistinto dal ruvido e potente cantato di Robin Ericsson.

THE QUIREBOYS - Beautiful Curse (2013)

THE QUIREBOYS "Beautiful Curse" (Off Yer Rocka Records) voto: 80/100

Per Chi Ascolta: Rock!

Era dal 2008 (con "Homewreckers & Heartbreakers") che non si sentiva più nuova musica dai divertenti rockers inglesi The Quireboys, ma ora con un nuovo managem.ent, nuova label e la guida dell'esperto produttore Chris Tsangarides (Anvil, Judas Priest, Gary Moore, Thin Lizzy, etc), la band è tornata in forma come ai tempi dello scintillante debutto "A Bit Of What You Fancy" dell'ormai lontano 1990.
Spike ed i suoi, da consumati artisti, ci propinano la loro sempre divertente e scanzonata formula sonora, riportata a nuova vita dal loro entusiasmo e dall'ottimo suono dato da Chris per dodici canzoni senza tempo, uno spavaldo blues da bar mescolato al boogie e a sing-a-long rockers.
L'apertura è splendida con "Too Much Of A Good Thing", trascinante e dissoluto rocker fra Rolling Stones e Ac/Dc, uno di quei brani che da tempo mancano dalla penna di Jagger e Richards, canzone vincente dell'album e dei Quireboys, fate voi. Sulla stessa falsariga si muove la più sleazy "Chain Smokin'", altrettanto contagiosa nella sua accattivante semplicità, mentre "Talk Of The Town" è più malinconica e a suo modo americaneggiante, ma la lenta "Mother Mary" è superba, con quella fragranza tipica delle composizioni di Ian Hunter coi Mott The Hoople, brano da sottofondo mentre si osserva il sole morire all'orizzonte.

BRET MICHAELS - Jammin' With Friends (2013)

BRET MICHAELS "Jammin' With Friends" (BMB Poor Boy Records Inc) voto: 50/100

Per Chi Ascolta: Country Rock, Rock

Bret Michaels è probabilmente uno dei rocker più amichevoli del pianeta ed il suo quinto album "Jammin' With Friends" ne è una dimostrazione avendo il cantante riciclato diversi brani di maggior successo dei suoni Poison e delle sue precedenti prove soliste, tutte realizzate con una ampia platea di colleghi musicisti che includono Michael Anthony, Ace Frehley, Phil Collen, Ricky Medlocke, Gary Rossington, Frank Hannon, Jimmy Buffett, Loretta Lynn, Joe Perry, Leslie West, Miley Cyrus, C C DeVille, Lil Jon, Bobby Capps, Jimmy Buffett e molti altri ancora.
Il fatto è che questo tentativo di recuperare il successo da artista sfuggitogli di mano da tempo, e parzialmente recuperato in qualità di anchor-man, finisce col rovinare tanto di quello che ha fatto in passato da rocker, e neppure la versione di "Sweet Home Alabama" con Medlocke e Gary Rossington potrà essere ricordata come qualcosa di carino.

mercoledì 21 agosto 2013

MYSTERY - 2013 (2013)

MYSTERY "2013" (Metalapolis Records) voto: 60/100

Per Chi Ascolta: Hair Metal americano

La loro biografia cita che la band si formò all'inizio del 2010 quando il tredicenne Rocky Ravic incontrò i dodicenni Tony Milikota, Kris Iaccino e Josh Scarpaci, iniziando a suonare e debuttando al CroktoberFest in Melbourne (infatti sono australiani). Sul finire dell stesso anno registrarono il demo single "Rock'n'Roll Forever Be" missato da Stu Marshall (Death Dealer) che si offrì di produrre il loro debut album. Sul finire del 2011 la band cominciò a registrare alcune canzoni e filmò un video professionale (che il co-direttore Steve Ravic della Majestic Film sia un parente di Rocky?), quindi nel 2012 i quattro suonarono in alcuni festivals europei con bands quali Manowar e Nightwish, oltre ad apparizioni in clubs europei ed americani. Nella primavera del corrente anno è stato eseguito un tour giapponese con At Vance, Kissin' Dynamite e Jaded Heart, mentre lo scorso maggio sono apparsi al Rocklahoma Festival insieme a Guns N' Roses e Alice In Chains fra gli altri.

NIVA - Magnitude" (2013)

NIVA "Magnitude" (AOR Heaven) voto: 80/100

Per Chi Ascolta: Hard Rock Melodico

Dopo due album pubblicati in Giappone, gli svedesi Niva sembrano intenzionati a catturare una più ampia audience col loro terzo lavoro intitolato "Magnitude" per il quale le canzoni sono state scritte dal consolidato trio Tony Niva, Roger Ljunggren e Marcus Persson, rispettivamente cantante, chitarrista e tastierista.
Il suono è strabordante, pulito e potente per un hard rock melodico, arioso, puntellato da massicce dose di tastiere che abbelliscono e sostengono le parti strumentali e vocali, le cui coordinate musicali si possono trovare in Europe, Pride Of Lions, Survivor, Unruly Child, Bad Habit.
Tony Niva ha un registro di voce piuttosto acuto, dote che gli permette di volare alto nel pentagramma senza forzature che spesso rendono ridicolo e poco credibile l'autore di questi maldestri svolazzi. Roger Ljunggren maneggia con padronanza e gusto la chitarra, bravo sia nelle parti ritmiche che in quelle soliste, nelle quali ultime mi ha spesso ricordato lo stile di Steve Lukather, Kee Marcello e di Tristan Avakian (superbo coi Red Dawn dello spettacolare "Never Say Surrender" del 1993!!!).

BRETT WALKER - Straight Jacket Vacation (2013)

BRETT WALKER "Straight Jacket Vacation" (AOR Heaven) voto: 75/100

Per Chi Ascolta: Rock Americano, AOR dagli ampi confini

Sebbene non abbia mai giocato un ruolo di rilievo nel panorama musicale ed il suo nome non sia così conosciuto fra il grande pubblico, Brett è stato un ottimo artista e compositore sia per sè che per altri artisti ben più noti. Già, parlo al passato perchè Brett ci ha lasciati improvvisamente lo scorso 8 luglio con ormai il nuovo album pronto ad essere lanciato e che viene pubblicato dopo il consenso della moglie per non privare i fans delle ultime melodie di Walker.
Vi rimando al link a piè di recensione per conoscere nel dettaglio la sua vita artistica, onde potermi meglio concentrare su "SJV" e cercare di non farmi condizionare dalla luttuosa notizia, proprio come farei se Brett fosse ancora vivo e fra noi.

giovedì 8 agosto 2013

OLIVA - Raise The Curtain (2013)

OLIVA "Raise The Curtain" (AFM Records) voto: 90/100

Per Chi Ascolta: Heavy Metal Sinfonico e Progressivo, Rock Teatrale

Giusto trent'anni dopo "Siren", album di debutto dei Savatage, arriva il primo vero e proprio album solista di Jon Oliva che nel tempo ha lasciato traccia del proprio talento nei Doctor Butcher, Trans-Siberian Orchestra e nei Jon Oliva's Pain (oltre, ovviamente, nei Savatage) che, dopo quattro buoni albums, si sono fermati per la morte del chitarrista Matt LaPorte nell'Aprile del 2011.
Parlavo di album solista ed in effetti in "Raise The Curtain" Oliva canta, ha suonato la maggior parte degli strumenti, col solo sporadico aiuto di Howard Helm (ch) e di Chris Kinder (bt - Jon Oliva's Pain), ricorrendo per la composizione ai riffs inediti del compianto fratello Criss Oliva e all'intesa con Dan Fasciano.
L'album è un ottimo mix di progressive e classico heavy metal, spunti teatrali e pomposi con intrecci musicali e vocali di rara bellezza e presa, una musica che possiede il dono dell'essere senza tempo e come tale verrà apprezzata sia dai più 'anziani' veterani che conoscono Jon Oliva dai suoi primi passi nel mondo musicale, sia dai novelli adepti della musica intelligente e non banale.

mercoledì 7 agosto 2013

THE WINERY DOGS - The Winery Dogs (2013)

THE WINERY DOGS "The Winery Dogs" (Loud & Proud Records) voto: 95/100

Per Chi Ascolta: Hard Rock di classe

Power trio o super gruppo, chiamate come volete l'incontro fra i tre eccelsi musicisti Mike Portnoy (Dream Theater, Liquid Tension Experiment, etc), Billy Sheehan (Talas, David Lee Roth, Mr Big, et) e Richie Kotzen (Poison, Mr Big, Forty Deuce, etc), dalla cui unione di talenti nascono i brani racchiusi nel presente cd, tecnicamente stupefacente (e fin qua piuttosto ovvio) ed anche godibilissimo dal punto di vista delle composizioni, col solo limite della voce di Kotzen che non è propriamente uno dei migliori singers in circolazione.
Stilisticamente le canzoni non sono lontanissime da quanto proposto dai Mr Big, Billy e Mike ci avvincono con le loro abituali (tutta invidia, lo ammetto!!!) evoluzioni tecniche messe al servizio della resa dei brani, Kotzen conferisce alla base ritmica un calore ed una potenza degna del suo passato.

martedì 30 luglio 2013

DOOGIE WHITE & LA PAZ - The Dark And The Light (2013)

DOOGIE WHITE & LA PAZ "The Dark And The Light" (Metal Mind) voto: 85/100

Per Chi Ascolta: Hard Rock britannico, Rainbow, Deep Purple, Whitesnake, Bad Company

I La Paz nacquero nel Lanarkshire, Scozia, nell'estate del 1984 per iniziativa di Chic McSherry (cg), Doogie White (vc) e Alex Carmichael (bs), tre musicitsti influenzati dagli stessi eroi (Deep Purple, Rainbow, Journey, Gary Moore) che subito si misero alla ricerca di altri compagni di viaggio, incontrando Andy Mason (tast) e, dopo svariati tentativi, trovarono in Paul McManus il batterista giusto. L'attività live dei La Paz fu subito molto intensa, arrivando a suonare anche al famosoMarquee Club di Londra e ad alcuni festivals a Milton Keynes, oltre ad essere ospiti assidui delle colonne di Kerrang! grazie anche all'interesse dimostrato per loro da Derek Oliver. Arrivati ad un passo dalla firma con un'etichetta discografica, la band non resse al rifiuto dell'ultimo minuto senza ricevere alcuna motivazione e il 15 ottobre 1998 tennero l'ultimo concerto, dopo il quale Doogie si unì ai Midnite Blue, quindi fece il salto di categoria cantando per i Rainbow di Ritchie Blackmore, per Cornerstone, Yngwie Malmsteen ed ultimamente per i Tank. Quando il famoso dj Tom Russell di 96.3 Rock Radio invitò Doogie per alcuni brani acustici al The Garage di Glasgo

venerdì 26 luglio 2013

THUNDER RISING - Thunder Rising (2013)

THUNDER RISING "Thunder Rising" (VideoRadio) voto: 75/100

Per Chi Ascolta: Class Metal americano

Un progetto inaspettato nato su iniziativa di Frank Caruso (ch - Firehouse, Arachnes, Strings 24) e di Corrado Ciceri (bt - Wine Spirit) che hanno pensato bene di proporre il ruolo di vocalist al noto e valente Mark Boals (Malmsteen, Ring Of Fire, Uli Jon Roth) il quale si rivela l'ideale interprete delle trame sonore composte dal nostrano Frank, con Gabriele Baroni (bs - Arachnes, String 24) e Andy Ringoli (ch - Homerun) a completare il novero dei musicisti entrati in sala di incisione.
L'opener "Something To Believe" è un bel biglietto da visita, un class metal melodico e statunitense, con un Boals in grado di aggiungere quel quid di esperienza e gusto che non guasta, e l'intesa fra i chitarristi è gustosa e divertente. Mi è molto piaciuto quell'ibrido di neoclassic metal e sleaze rock di "Without You", con le tastiere ed alcune soluzioni strumentali a rimarcare il lato più oscuro per fluire senza shock in ambiti più tipicamente melodici alla Ratt/Skid Row delle parti cantate, un effetto interessante e alla fine intrigante.

mercoledì 24 luglio 2013

PHIL VINCENT - Face It (2013)

PHIL VINCENT "Face It" (Phil Vincent Music) voto: 90/100

Per Chi Ascolta: Hard Rock Melodico americano

Phil Vincent non sa davvero stare fermo e fra albums solisti, coi Legion, Circular Logik, Tragik e i D'Ercole ha dato alle stampe ben 26 albums negli ultimi 16 anni e senza che gli si possa imputare di registrare e pubblicare materiale assemblato di scarsa qualità. Accolgo così volentieri l'invito di Phil a recensire il nuovo disco che in realtà è un doppio album che raccoglie sia "Face It" che "Solar Flare", quest'ultimo sinora disponibile solo in versione digitale e adesso dato senza sovrapprezzo a chi acquisterà il cd fisico.
Composto, arrangiato, suonato e cantato tutto da solo, come da sua consuetidine negli album solisti, Phil concede un paio di assoli a Vince O'Regan (Bob Catley band), suo compagno nei Legion, ma come sempre il risultato è ben più che rimarchevole, con quell'hard rock carico di energia e melodia, riffs graffianti, ritornelli orecchiabili, un'abilità compositiva che gli permette di non essere ripetitivo e questo fattore, considerata la sua prolificità, non è un dato irrilevante.