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venerdì 24 maggio 2013

SKID ROW - United World Rebellion - Chapter One (2013)

SKID ROW "United World Rebellion - Chapter One" (UDR Music / EMI) voto: 70/100

Per chi ascolta: Hair Metal, Skid Row

Sono ormai passati lustri dalla fuoriuscita di Sebastian Bach dagli Skid Row che, nel frattempo, non è che comunque abbiano combinato chissà quali sfracelli anche perchè i suoi primi due albums sono pietre miliari dell'hard rock che resistono allo scorrere del tempo. L'alternativa a non fare più nulla è quella di cercare di andare avanti proponendo il meglio possibile e, dopo alcuni 'errori di percorso', pare che sia stato intrapreso un cammino che riavvicinerà i fans allo storico trio Sabo-Bolan-Hill.
Così a sette anni di distanza da "Revolutions Per Minute", gli Skid Row ritornano pubblicando la prima parte di un lavoro suddiviso in tre atti, un EP di cinque brani inediti per testarre le reazioni della critica e, soprattutto, dei fans.

Le coordinate artistiche portano spesso al classico suono degli Skid Row e Johnny Solinger è un cantante adatto alle rinnovate ambizioni della band, e anche se non possiede la selvaggia esplosione vocale di Bach (la cui carriera solista ad ogni modo non è così brillante) riesce tuttavia a farsi valere e ad imprimere ai cinque brani un marchio di cattiveria e di potenza che mi soddisfano appieno.
La migliore canzone dell'EP è senza dubbio l'opener "King Of Demolition", un dinamitardo attacco sonoro nel migliore solco dell'hair metal americano di fine anni ottanta e di certo il miglior hard rock anthem che la band abbia composto da quando Bach fu licenziato. Tutto funziona bene e posso perdonare le più o meno marcate somiglianze con classici quali "Monkey Business" o "Livin' On A Chain Gang": le chitarre macinano un gustoso riff, il basso e la batteria di Rob Hammersmith svolgono appieno la funzione di rullo compressore, la ruvida e maschia voce di Soliger amalgama il tutto e guida alla perfezione l'accattivante refrain.
Purtroppo la band non riesce a capitalizzare pienamente quanto di buono fatto con "KOD" perchè la seguente "Let's Go" non riesce a bucare gli speakers a dispetto della sporca potenza espressa e della buona prova di Solinger, forse non ben canalizzata perchè alla fine non mi resta molto di questo brano.
La power ballad "This Is Killing Me" entra nel novero delle mille e mille canzoni di questo tipo composte nel tempo, niente di più e niente di meno, un debole tentativo di recuperare la brillantezza che caratterizzavano "I Remember You".
"Get Up" è un muscoloso e duro modern hard rock con ritornello anthemico, carina e con un Solinger in gran spolvero, ma non è proprio quello che mi aspetto dagli Skid Row.
L'ultima canzone dell'EP è "Stitches" che pone sotto i riflettori il lavoro del bassista Rachel Bolan che guida un brano ritmato e ideale da proporre dal vivo anche se non lascerà per niente il segno.
Luci (poche) ed ombre si alternano in questo "Chapter One" che dimostra come la band abbia smesso di fare figuracce, si sia rimboccata le maniche per tornare a dire la sua, ma il cammino è appena iniziato e suggerirei loro di insistere maggiormente sul feeling di "King Of Demolition". Nei prossimi mesi vedremo come si dipanerà la matassa.


ABe

Cosa funziona: la voglia di uscire dalle secche, molto bella la prima canzone
Cosa manca: una maggiore convinzione compositiva nella strada da percorrere

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